Lo Champagne Brut Nature!
Oggigiorno, sentiamo spesso parlare di Champagne "non dosati" o "Brut Nature".
Che cosa significa?
DEFINIZIONE
lo Champagne Brut Nature è uno Champagne senza zuccheri aggiunti e con un residuo zuccherino inferiore a 3 g/litro.
Deve il suo nome al fatto che l'unico zucchero presente è quello naturalmente contenuto nell'uva.
CHAMPAGNE: UN VINO PIUTTOSTO COMPLESSO DA ELABORARE
Si comincia facendo un vino bianco "normale", senza bollicine, che viene poi fatto maturare in tini o botti (di solito fino ad aprile o giugno).
Il vino viene poi imbottigliato, aggiungendo un liquore di "tirage" (con lievito e zucchero) per provocare una nuova fermentazione in bottiglia. Il vino diventa quindi effervescente. Possiamo poi lasciarlo invecchiare per un breve periodo (15 mesi minimo secondo le esigenze della denominazione, 24/36 mesi minimo per le Cuvées Fier Ce Fît) o per un tempo molto lungo (diversi anni per le Cuvées di grande annata).
Alla fine del periodo di affinamento, il vino viene sboccato (i depositi che si sono formati vengono rimossi). Durante questa operazione, si perde una piccola quantità di vino che deve essere sostituita da un volume equivalente dello stesso vino o da quello che viene chiamato “liqueur d'expédition”. Questo liquore è una combinazione di vini di riserva (vini di vendemmie precedenti) e zucchero.
L'aggiunta di questo liquore, allo Champagne appena sboccato, si chiama dosaggio.
IL TIPO DI CHAMPAGNE
La quantità di zucchero residuo nel vino in bottiglia (zuccheri naturali dell'uva + zuccheri eventualmente aggiunti con il dosaggio) determinerà il tipo di Champagne:
- brut nature: senza zuccheri aggiunti e meno di 3g/litro di zucchero residuo
- extra-brut: tra 0 e 6g/litro di zucchero residuo
- brut: tra 7 e 12g/litro di zucchero residuo
- extra-dry: tra 12 e 17g/litro di zucchero residuo
- secco: da 17 a 32 gr/litro di zucchero residuo
- demi-sec: da 32 a 50 gr/litro di zucchero residuo
- dolce: più di 50g/litro di zucchero residuo
SEMPRE MENO DOSAGGIO
Da anni in Champagne il dosaggio tende ad essere sempre meno importante. Dallo Champagne molto dolce che si serviva all'ora della merenda nel XIX secolo, e in cui alcuni aggiungevano addirittura una zolletta di zucchero per dare ancora più sapore, ma anche per far nascere nuove bollicine, si è passati allo Champagne Brut, spesso dosato a meno di 8g per litro, e alla nascita di molte Cuvées Nature.
Questa evoluzione del dosaggio riflette l'evoluzione dei gusti dei consumatori, ma simboleggia anche i grandi progressi fatti nella vinificazione dello Champagne.
È ovvio che gli Champagnes con poco o nessun dosaggio, per essere accettabili per il consumatore medio, devono essere prodotti con uve belle e sufficientemente mature. Altrimenti l'acidità potrebbe apparire troppo pungente.
Un viticoltore degno di questo nome non si sveglia un bel mattino e decide che una delle sue Cuvées sarà un Brut Nature!
Un Brut Nature nasce prima della vendemmia, non dopo...
Con l'evoluzione delle tecniche di vinificazione e la modifica dei metodi di lavoro dei viticoltori, le vendemmie sono sempre più sorvegliate. Un circuito di raccolta ben studiato e paziente offre, per certe parcelle, la possibilità di produrre Champagnes con poco o nessun dosaggio.
I BRUT NATURE
L'assenza di dosaggio permette di evidenziare meglio le qualità intrinseche del vino e del suo terroir. La mineralità, parzialmente mascherata dal dosaggio, è anche meglio percepita. La complessità (ricchezza di aromi) dei vini è maggiore.
Si apprezzerà uno Champagne Nature per la finezza e la purezza dei suoi aromi.
Se la moda è chiaramente per gli Champagnes Nature, è tuttavia consigliabile affrontare con cautela la degustazione di queste Cuvées, perché possono all'inizio disorientare un palato non abituato.
Una Cuvée Nature deve essere spiegata prima di essere degustata.
E ora che sapete tutto, venite nella nostra Boutique per scegliere la vostra Cuvée e degustarla seguendo i nostri consigli!
Cin cin et à votre santé!