I Blanc de Blancs

In Champagne questa espressione designa un vino elaborato esclusivamente con uve bianche, lo Chardonnay in primis o, molto raramente, con Pinot blanc, Pinot gris, Arbanne, Petit Meslier, antichi vitigni presenti su 0,3% del vigneto in appellazione Champagne.

Chardonnay: il vitigno

Uva con buccia giallo-verde e con la polpa incolore. Lo Chardonnay copre 29% del vigneto champenois, maggioritariamente sui terroirs della Côte des Blancs, dove ogni comune, da Avize a Mesnil-sur-Oger, si è fatta una propria specifica reputazione e notorietà.
È il vitigno più delicato in quanto più precoce e quindi sensibile alle gelate primaverili ma a maturazione più tardiva che le altre varietà locali.
L’evoluzione lenta di questo vitigno ne fa un complemento ideale per l’eccellente invecchiamento del vino. I Grandi Millésimes e i vini più nobili sono spesso in 100% Chardonnay o con un’elevata percentuale di questo vitigno.

In assemblaggio con il Pinot Noir e il Meunier, “illumina il quadro” e dinamizza l’insieme. I puristi e gli amatori lo apprezzano però e soprattutto vinificato da solo.

Quest'uva chiara dagli aromi floreali e d’agrumi apporta delicatezza, freschezza e eleganza. È il vitigno che rappresenta per eccellenza tutta la finezza dello Champagne.

Chardonnay: le sfaccettature

Lo Chardonnay è sempre caratterizzato dalla freschezza, poi ci sono delle differenze d’espressione a seconda dei terroirs. Il suolo e le sue componenti, la presenza più o meno accentuata di gesso e la sua profondità, l’esposizione delle parcelle, la tipologia del rilievo e della regione, il clima…

Da un’acidità e mineralità molto presenti nella Côte des Blancs si passa a una maggiore rotondità nella Vallée de la Marne o a un attacco appuntito e un finale rotondo nella Montagne de Reims ma non si può schematizzare il non schematizzabile, i vini sono da degustare e non da schematizzare e le eccezioni sono là per stupirci e deliziarci.