- 1a fermentazione: Fûts 100%
- Malolattica: Sì
- Monocru: Cuis
- Parcellare: Les Côtes aux Vents
- Vendemmia: 100% 2019
- Côte des Blancs - Cuis Premier Cru
- Extra Brut
- Chardonnay 100%
Si accompagnerà a piatti caldi di conchiglie come vongole o capesante, o a un foie gras mi-cuit. Pensate anche i grandi prosciutti italiani (San Daniele o Parma).
Attenzione alle verdure che non sono adatte ai tannini dello Champagne.
La presentazione visiva è ricca e raffinata.
Con l'aerazione, l'espressione diventa più balsamica con resina e timo, su un fondo leggermente affumicato, ma la gustosità è ancora presente con panettone e ciliegia candita.
Siamo in estate, tra cucina e frutteto. Dopo dieci minuti nel calice, il vino regge molto bene e ci mostra il suo grande potenziale.
La bella struttura permette all'effervescenza di fondersi nel corpo del vino. Così la Cuvée acquista una certa corposità, ben sostenuta dalla sua struttura tannica e con aromi di savoiardi e torrefazione.
L'insieme genera una texture abbastanza morbida e avvolgente (tipo cashmere), grazie soprattutto alla "cremosità" fornita dal legno.
Lungo (7-8 secondi), ci regala aromi di "tostatura", di vaniglia e di frutta cotta. Ci offre poi dei morbidi tannini che gli conferiscono profondità.
Les Côtes aux Vents
Premier Cru
Parcellaire
Thierry Bourmault
Aromatico, cesellato e strutturato, il suo carattere boisé rivela un potenziale eccezionale, di almeno una decina d'anni.
Sedurrà tutti gli appassionati di Champagne e ancor più coloro che cercano nuove sensazioni in un'atmosfera "cool and chic".*Millésime 2019 *NR
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Vigneron certificato HVE
Sono Vigneron in Champagne, il mestiere più bello del mondo! Ci sono nato, è parte di me fin da bambino.
Mio figlio William e mia figlia Caroline rappresentano la sesta generazione di Vigneron. Che emozione vedere i propri figli raccogliere il testimone, portando avanti con passione il lavoro di una vita!
A 12 anni, durante le vacanze estive, accompagnavo mio padre sul suo enjambeur. Mi arrampicavo sull’aratro mentre lui lavorava il suolo e provavo un'immensa gioia nel guidare il trattore tra i filari. Ero felice!
Creare una nuova Cuvée, accompagnare il vino nella sua evoluzione, vederlo maturare e affinarsi, trovare il giusto equilibrio nel dosaggio, realizzare gli assemblaggi, accogliere i miei clienti… Ho sempre trovato tutto questo affascinante.
Per me, essere Vigneron è sempre stato un’evidenza. La passione sarà sempre presente, fino al mio ultimo respiro.